giovedì 18 luglio 2013

Report: Porto Venere atto II Light Rock Fishing

Jonathan e il primo strike
Partiamo nuovamente verso questo bellissimo posto, perla della liguria con degli spot tipici per il LRF ma anche per altre tecniche.
Come la volta scorsa arriva Jonathan squillo al cell scendo con tutta l'attrezzatura e andiamo a prendere il "ragazzo sempre puntuale" ovvero Mikael del nostro staff poi direzione tognini per qualche minnow e piombini, in negozio c'è anche Matteo Catelani pro staff shimano, Mikael gli chiede subito un consiglio su un minnow e Matteo gli dice di prendere il Rapala Max da 7 colorazione bianca, consiglio azzeccatissimo, salutiamo tutti specialmente Daniele che sta lavorando con 40° e andiamo in direzione autostrada.
Il viaggio fila via che è una bellezza arrivati a La Spezia però ci ritroviamo in un caos infernale di macchine, tutta colpa del "ragazzo sempre puntuale" se partivamo prima magari riuscivamo a scampare dall'ingorgo ma va bene lo stesso.
Massimo e il secondo sugarello
Arrivati a Porto Venere  momento di vero godimento! nemmeno un secondo ed ero già sulla piccola STRIKE! Perchia su Power Isome. Mikael per la giornata di oggi decide di pescare in prevalenza con minnow alla ricerca di spigole e sugarelli, Jonathan invece predilige la tecnica lenta sul fondo alla ricerca dell'orata io invece per questa sessione opto sia per una ricerca di fondo ma con più action e sia la pesca di mezz'acqua.
scogliera a sondare le buche piano piano arrivano anche Mikael e Jonathan il quale fa subito uno
"Vedo brillare nell'acqua" ecco il segnale lanciato da mikael corro subito e noto anch'io qualcosa sul fondo lancio il Power Isome e con delle leggere jerkate verticali aspetto che in caduta qualcosa attacchi la mia trappola, STRIKE! sugarello spettacolare inizia il combattimento la crostage si dimostra un attrezzo divertentissimo con questi predatori. Passa qualche minuto e l'azione si ripete questa volta è molto più grande e combattivo (vedi foto) per fortuna che sto riprendendo con la Gopro (prossimamente in video) bellissimo il combattimento anche questa volta, foto e poi rilascio. Arriva Jonathan con un bel sarago caduto sempre sul
Jonathan Pro Staff Extreme Spinning
Power Isome esca veramente devastante scattiamo la foto e di nuovo in acqua.
Il vento si fa insistente quindi decidiamo di  entrare nel centro dove troviamo una zona più riparata, per il momento Mikael continua a sondare gli starti d'acqua ma di spigole non se ne vedono solo qualche piccola incuriosita dall'artificiale.
Arriviamo dove sono ormeggiati i pescherecci e iniziamo a sondare, iniziano a saltar fuori perchi e e scorfani con molta facilità tutti esemplari molto belli ad un certo punto con la coda dell'occhio vedo sulla mia sinistra delle increspature nell'acqua mi sposto e sotto vedo un bel gruppo di salpe tutte di taglia lancio nel mezzo al gruppo non faccio in tempo a contare fino a tre che parte subito avrei voluto filmare il combattimento solo che avevo messo via la gopro chiedo a miki di prenderla nello zaino l'accendo tempo neanche 5 secondi e perdo la salpa, peccata sarebbe stata una bella foto ricordo pazienza sarà per la prossima volta. La zona che stiamo sondando è molto buona lo dimostra il fatto che la canna di Jonathan si
Jonathan che se la ride dietro l'orata
piega nuovamente ma questa volta non è ne uno scorfano ne una perchia, è lei la preda preferita da Jonathan "Orata" e questa volta è veramente grossa combattimento sotto gli scafi dei pescherecci, canna in acqua piega e contro piega come se fosse Valentino Rossi dei tempi d'oro finalmente arriva sotto sponda già ma con cosa la tiriamo su Jo??? è stata la mia prima domanda Jo mi guarda e mi dice "cerca un guadino in giro" vado ma non c'era l'ombra di un pesatore fortuna vuole che ad un tavolo del ristorante erano presenti delle persone le quali avevano visto la scena e miracolosamente tirano fuori un retino mi dicono "prova con questo" lo prendo al volo e vado da Jo e riusciamo a tirar fuori l'orata, non voglio descriverla guardate semplicemente la bellezza di questo pesce nella foto qua sopra, complimenti e strette di mano sono
doverose tutti i passanti se fermano a guardare questo bellissimo pesce.
Mentre Mikael continua la sua ricerca della spigola ma stasera non ne vogliono proprio sapere io dico a Jonathan che è quasi l'ora chiamiamo Mikael e decidiamo di andare allo spot dell'altra volta che dista 3 km da Porto Venere prima però sondiamo qualche buca io provo sotto degli scalini di una banchina la stessa dove Jonathan l'altra volta fece strike con l'orata monto su un pezzetto di isome su testina T-Rock OMTD qualche saltello sul fondo poi faccio degli stop di 3-4 secondi e ricomincio a farla saltellare dopo poco sento una bella botta inizia il combattimento, mi porta l'esca all'interno della banchina canna piegata nell'acqua e frizione che scorre all'inizio non capivo cos'era poi dopo che sono riuscito a stanarlo ho iniziato a intravedere la forma, era un grongo fantastico! il mio primo grongo a LRF questa tecnica ti regala veramente delle emozioni incredibili!!! è vero siamo bollati come pescatori di ghiozzi in modo molto discriminatorio molto spesso siamo derisi dagli altri pescatori con mentalità ristretta capaci solo a vedere il lato culinario della pesca io cerco invece di far capire che questa tecnica  riesce a dare delle botte di adrenalina incredibili basta soltanto lasciarsi trasportare, se il Light Rock Fishing ti prende è veramente finita non ne puoi fare a meno.
Arrivederci Porto Venere salutiamo e andiamo verso l'altro spot Mikael e il tuo momento qui le spigole girano e sicuramente ne farai qualcuna detto fatto sul consiglio di Matteo monta il Rapala Max appena preso e sbam da sotto la barca una spigola nota il piccolo minnow bianco e attacca un bel combattimento che
finisce con la foto di rito, si continua a lanciare di spigolette ce ne sono molte solo che non attaccano seguono l'esca e basta, dopo una mezz'ora buona troviamo il cancello che porta al porticciolo aperto impossibile non resistere entriamo e andiamo a fare due lanci sapendo che si rischia una sanzione andiamo nella parte più alta del porticciolo e iniziamo a lanciare passa un po di minuti e vediamo una bella cacciata lanciamo nel mezzo al secondo tiro sento una bella botta Crostage piegatissima frizione che canta attimi di adrenalina e per poi finire con la seconda delusione della serata perdo la spigola ancora oggi che sto scrivendo questo report sento tanta amarezza un peccato non aver tirato fuori quella regina che a parer mio superava di molto il kg e mezzo. Usciamo dal porticciolo e andiamo verso casa non prima però di aver fatto un passo a Lerici qui facciamo veramente poche catture giusto 2 segarelli e uno scorfano la stanchezza si fa sentire e decidiamo di rincasare un'altra bellissima avventura volge al termine ma torneremo presto in Liguria.
Massimo Tartaglia



martedì 9 luglio 2013

Report: Porto Venere Light game Night

Luca con una spigola
Driin Driin Massi esci sono fuori, inizia così la nostra avventura con la chiamata di Jonathan, finisco di
controllare l'attrezzatura  poi esco, dove mi aspetta con Alfredo che è venuto ma non ha pescato, andiamo a prendere mikael dal lavoro  un salto da Tognini a comprare ami e gomme e via.
Autostrada direzione La Spezia la giornata è caldissima ma quando si va a pescare tutto passa non si sente più nulla ne caldo ne freddo la testa pensa sola a ciò che troveremo sullo spot scelto.
Arrivati nei pressi di Porto Venere arriva la chiamata di Luca e ci avvisa che lui sarebbe arrivato più tardi.
Trovare parcheggio è stata dura ma finalmente scendiamo dalla macchina e subito ci colpisce la bellezza dello luogo che ci circonda, un posto cosi bello e a pochi km da casa nostra e che mai avevamo visto prima.

Noto subito due piccole scogliere e decido di andare a sondare qualche buca con me ho la crostage k series
Scorfano (scorfanea scrofa) la seconda cattura
aji game 6.9 casting 0.6 - 10 g abbinata a uno stradic ci4 1000 shimano, dopo i primi lanci e le prime buche sondate arriva subito uno scorfano ingannato da un sator worm montato su testina piombata, l'amico era molto combattivo e divertente, poco più avanti vedo un'altro bel buco e sondo sempre con il sator worm e appena la gomma arriva sul fondo altro attacco e strike due sempre uno scorfano questa volta leggermente più piccolo ma stesso divertimento e stessa forza combattiva.
Ci incamminiamo verso il centro di Porto Venere sempre sondando ogni buca saltano fuori diversi pesci scorfani e perchie per la maggiore poi arrivano anche Luca e Mario.
Jonathan e la Perchia
Jonathan mi chiama per una foto ha catturato una bella perchia rimasta su power isome montato a split shot con un pallino da 1,8g come canna ha utilizzato la shimano alivio super sensitive canna veramente valida e ottima per rapporto qualità prezzo.
Si continua a cercare i nostri amici pinnuti mentre intorno a noi cala il sole, arriviamo nei pressi di un piccolo porticciolo e nell'interno Mikael inizia a fare qualche lancio con un piccolo minnow preso alla decathlon dopo alcuni tentativo il minnow viene attaccato da un bel sugarello la solpara si piega all'impazzata qualche attimo e il combattimento finisce foto di rito e di nuovo in mare.
In pieno centro  mentre le persone stanno iniziando la cena nei ristorantini tipici del posto noi
Mikael con un sugarello
continuiamo la ricerca, Luca mi dice che vicino ai pescherecci ci sono degli scorfani di tagli e decido allora di provare monto sempre su una testina da 1,4g il feaky rock pochi saltelli sul fondo e il freaky viene attaccato ancora lui il Re della scogliera foto di rito e rilascio d'obbligo per questo fantastico pesce.
Poco più avanti, questa volta cambio esca e monto un Ra shad, sento un'altra mangiata sempre lui il Re bellissimo colori fantastici e molto cattivo ha provato in tutti i modi a liberarsi prima è partito verso la buca poi ha cercato di liberarsi andando sotto lo scafo del peschereccio ma nulla è arrivato a tiro di obbiettivo foto e rilascio.
Incontro Luca dopo che ci eravamo persi (ognuno pescava a distanza l'uno dall'altro) gli chiedo "cosa hai preso" e lui mi risponde "un polpo, un bel ghiozzo, una spigoletta e uno scorfano" fotografati  e tutti rilasciati la Fioretto di Molix si è dimostrata un'ottima scelta per lui sensibile alle piccole mangiate e molto reattiva.
Verso le 10 e 30 decidiamo di spostarci vogliamo provare uno spot li vicino ma prima proviamo a fare qualche lancio in una zona dove poco prima Mikale ha visto delle spigolette girare, io e Jonothan proviamo a fare recuperi lenti sul fondo mentre Luca e Mikael provano con recuperi più veloci a mezz'acqua, dopo il primo lancio mi accorgo di aver preso qualcosa sul fondo ho pensato a qualcosa come un pezzo di carta invece mi accorgo che era un piccola seppiolina ho provato a tirarla fuori ma non c'è stato verso ho avuto a disposizione 3 tentativi ma  tutte 3 le volte mi è scappata di sotto i piedi. Jonathan invece sente una botta in canna tutti ci fermiamo e andiamo a vedere cosa non ha resistito alla sua freaky rock, iniziamo a fare le prime
Jonathan con la sua splendida orata
teorie abbiamo pensato tutti a una spigola, poi c'è chi ha detto serra e chi ricciola ma invece era un'orata tirava da matti uno spettacolo vedere il combattimento Alivio Vs Orata, non nascondo che abbiamo rosicato parecchio fare una cattura cosi non è da tutti i giorni i complimenti a Jonathan sono stati doverosi un plauso ancora per come ha gestito il pesce non era facile visto che alla sua sinistra aveva le boe di segnalazione e alla destra una barca il rischio di perderla era concreto ma grazie alla sua abilità e a un pizzico di fortuna anche questo pesce è arrivato a tiro di fotocamera.
Dopo questo splendido incontro ci incamminiamo verso l'altro spot, sappiamo di per certo che si possono fare incontri probabili con delle spigole di taglia, primo lancio Strike uno a zero per me arriva Luca e mi mi fa notare la grande fortuna che ho avuto con termini molto coloriti, poco più in là Mikael riesce a ferrare una
Prima spigola della serata 
bella spigola sopra il Kg qualche istante e la perde, con un salto va a sbattere contro una barca e di conseguenza riesce a slamarsi, dopo aver visto questa scena monto su un jubarino unico minnow che mi son portato dietro due lanci in mezzo alle barche e botta in canna seconda spigola.
Le ore passano sul fondo non si muove nulla Luca e Mario ci salutano e ci diamo appuntamento alla prossima settimana, noi invece temerari decidiamo di fare un salto a Lerici prima di tornare a casa ingordi fino all'ultimo. Arriviamo a Lerici e inizio perdere testine piombate mentre gli altri tirano su perchie e scorfani alcuni anche belli il sonno e il nervoso si fanno sentire ormai sono quasi le due di notte,  io Jonathan e Alfredo per fortuna non dobbiamo pensare alla sveglia invece Mikael si, dopo aver incontrato un amico di Lerici Maurizio Zanello un bravissimo pescatore in molte tecniche avrete visto sicuramente alcune delle sue catture anche sulla pagina FB di Extreme Spinning, decidiamo di accontentare Mikael e di tornare verso casa.
Questa prima avventura  volge al termine ci saranno altre uscite in quel di Porto Venere un posto che merita di essere visitato, se per caso passate da quelle parti non dimenticatevi la canna a casa potrebbe essere uno dei rimpianti più grandi della vostra vita.
Massimo Tartaglia

sabato 6 luglio 2013

Artificiali per l'ultra light in mare

Jonathan Ciregia ES Staff
Oggi parliamo di esche per la tecnica ultra light, in questa tecnica si utilizza Artificiali di dimensioni ridotte i minnow saranno di misura 3cm fino a 7-8 cm
l'importante è sceglierli a seconda del tipo di pesce che vogliamo insidiare e dallo spot.
Parlando di piccoli minnow voglio citare il Jubarino di Molix un'esca versatile che può essere impiegato sia in fiume, per trote e cavedani che in mare per saraghi, sugarelli, spigole. La colorazione delle nostre esche va sempre scelta in base alla presenza di pesce foraggio della zona esempio se in una foce c'è una grossa quantità di muggini la scelta andrà su un minnow che richiami il loro colore, i colori più accesi li consiglio solo quando c'è poca visibilità in acqua o se si pesca di notte, mentre con  acqua pulita e di giorni restiamo su colori più naturali possibili.

Come si recupera un artificiale quante volte avete fatto o visto questa domanda nei forum di pesca, non c'è un modo per recuperare un artificiale ma bisogna capire come attaccano gli artificiali i nostri amici pinnuti, la spigola predilige gli agguati non è un pesce che scatta per metri e metri inseguendo la preda come un pazzo, come può essere il serra, quindi il recupero sarà lento alternato da degli
Ragnoletta di Mikael Tonlorenzi Pro staff Extreme Spinning
stop and go poi dovremmo far passare il nostro artificiale vicino a dei punti dove pensiamo che possa appostarsi una spigola, un esempio può essere una roccia che fuoriesce dal mare quando c'è un pò di onda si crea della schiuma ed è proprio li che la regina attende il passaggio delle sue prede.

Siliconici entriamo nel magico mondo dei siliconici. Le esche in silicone possono avere la forma di vermi, gamberi, pesciolini, di piccole creature che non sono presenti in natura, nell'ultra light possiamo impiegarle di tutti i tipi colori e forme innescandole su testine piombate, a split shot, drop shot.
Occhiata (Oblada Melanura)
Nel caso dei minnow che hanno un movimento loro e noi possiamo solamente fare operazioni come del tipo stop and go o "jerkarli" con le gomme invece abbiamo la possibilità di personalizzare al 100% la nostra tecnica.

Manutenzione parliamo della manutenzione dei nostri minnow, ogni qual volta facciamo un'uscita in mare bisogna aver l'accortezza al rientro di lavare i nostri artificiali ma non solo anche canna e mulo dovranno essere lavati per evitare in parte il problema della ruggine.

Azione dei Minnow l'azione dei minnow si divide in floating (galleggianti) suspending (sospensione) sinking (affondante), la profondità di azione è data dalla paletta più è grande e maggiore sarà la profondità di nuoto nel nostro minnow al contrario più piccola minore sarà la profondità. La caratteristica dei suspending è quella di fermarsi appunto in sospensione nello stato d'acqua dove abbiamo interrotto il recupero, situazione ottimale per gli stop and go.


giovedì 4 luglio 2013

Spinning alla trota nei torrenti

Alessandro Franzoni Staff Extreme Spinning
La regina dei fiumi uno dei pesci più belli da insidiare nei nostri torrenti, per molti di noi è stato il primo pesce preso a spinning, è un punto di partenza per tutti.

Parliamo della Fario specie autoctona  dalla forma lunga e affusolata la livrea è molto variabile a seconda dai luoghi, possiamo dividere la fario in due ceppi, mediterranea e atlantica quest'ultime introdotte con ripopolamenti, nel primo caso come dimensioni non supererà i 50 cm e i 2 kg di peso invece per quanto riguarda quelle di ceppo atlantico supera gli 80 cm e può arrivare a 8kg di peso.

Attrezzatura parlando di torrenti di montagna la comodità è il fattore da tenere in considerazione, quindi
partire con pochi artificiali e con canne in due pezzi per passare con più facilità tra la vegetazione e in passaggi stretti, una canna due pezzi con casting 7-21g e si può anche scendere a seconda degli artificiali che abbiamo in mente di usare minnow o rotanti. Il mulinello sarà un 2500 shimano per chi come me invece predilige un approccio light un 1000 è l'ideale consiglio uno stradic ci4 o il rarenium ci4.

Apertura 2013
Artificiali Rotanti, ondulanti, minnow e negli ultimi anni gomme, sono queste le esche più utilizzate per la trota andiamo ad analizzarli grossolanamente per essere più specifici nei prossimi articoli. I rotanti hanno un corpo in metallo e una paletta che grazie alla rotazione di quest'ultima emette vibrazioni alle quali le trote non sa dire di no, generalmente vengono venduti con ancoretta ma il consiglio è quello di restare il più sportivi possibili e di sostituirla con amo singolo, questo discorso lo ampliamo non solo ai rotanti ma anche a tutti gli altri artificiali come minnow e ondulanti. I minnow come  tutti sappiamo sono imitazioni di pesciolini, per quanto riguarda l'utilizzo per la trota si dovrà scegliere il colore in base agli spot, dimensioni dai 3 ai 7 cm e l'azione sempre in base allo spot, se troviamo delle pozze profonde lungo il torrente si può utilizzare benissimo anche dei crankettini come il mini fat rap mentre in acque meno profonde la scelta cadrà su azioni suspending o floating.

Quando l'apertura alla trota inizia per la gran parte della nostra penisola l'ultima domenica di Febbraio, la
Archivio Extreme spinning 2012
chiusura coincide invece con la prima domenica di ottobre, in altre parti possiamo avere delle variazioni nei periodi d'apertura e chiusura. Per quanto riguarda gli orari migliori per ricercare il nostro amico pinnuto sicuramente l'alba, con tempo nuvoloso è ancora meglio. In estate quando è meno attiva ho avuto maggiori catture pescando la sera con testina piombata e imitazioni di vermi in silicone fatti lavorare sul fondo recuperati a saltelli molto lentamente, oppure con minnow floating se siamo in acque lente dove la presenza di schiuse di insetti e notevole.

Considerazioni Rispetto la prima parola che ho in mente, rispetto per un pesce così bello, ribadiamo il concetto di C&R per questa specie e di utilizzare sempre ami singoli privi di ardiglione anche quando il regolamento del luogo dove state pescando non lo impone, nei prossimi articoli entreremo maggiormente nei dettagli riguardo agli artificiali e alla tecnica restate sintonizzati.
Massimo Tartaglia


martedì 2 luglio 2013

Light rock fishing

Pesca di fondo con tecnica light

Nel precedente articolo abbiamo parlato della tecnica ultra light per i pesci di mezz'acqua oggi invece parleremo della tecnica UL per quanto riguarda le specie di fondo come gli scorfani, ghiozzi, tracine, triglie e via dicendo

Mebaru fishing deriva da un pesce Giapponese che come caratteristiche è simile al nostro scorfano (Scorpaena scrofa) è il pesce principe di questa tecnica. Lo scorfano ha abitudini notturne ma non è difficile fare il suo incontro anche di giorno, le sue prede sono per lo più piccoli pesciolini.

Attrezzature come nella tecnica dell'aji game anche nel light rock fishing le canne dovranno avere un casting relativamente basso (0,5g - 7g) con un'azione di punta per sentire meglio le piccole mangiate ed essere pronti alla ferrata, come fili possiamo utilizzare sia piccole trecce che FC, il mulinello andrà bene una taglia 1000 - 2500 shimano.

Esche e montature case come Molix offrono una vasta scelta per quanto riguarda il mondo delle piccole
gomme dedicate a questa tecnica, posso citare i sator worm,  freaky rock, ra shad, virago, non sono altro che piccole imitazioni di creaturine vermi e pesciolini innescati con testina piombata o con altri metodi (presi dal bassfishing) come drop shot o split shot.





Spot e orari Nel light rock fishing gli spot ideali sono le banchine porti e le scogliere posti ideali per catturare tutti i piccoli predatori di fondo, con mare calmo al tramonto e all'alba si hanno sicuramente maggiori risultati visto che molti dei piccoli predatori si attivano nella notte, quindi consiglio vivamente di puntare su questi orari. La stagione che da maggiori risultati in termine di catture è sicuramente fine primavera fino ad autunno poi con l'arrivo del freddo si possono avere sicuramente dei risultati ma inferiori nettamente rispetto al periodo citato prima.




La sorpresa dietro l'angolo
con questa tecnica è possibile catturare veramente molteplici specie non solo quindi scorfani ghiozzi ect ect ma è possibile catturare pesci come orate, mormore, ombrine e molte altre, l'importante è scegliere l'esca giusta e avere un azione molto lenta, mi spiego meglio i grufolatori come le mormore per riuscire nella loro cattura non dovremmo stimolare con continui saltelli dell'esca sul fondo ma piuttosto con recuperi extra lenti sul fondo, montando una gommina che imiti un verme a split shot con una distanza tra piombo e amo di circa 15 - 20 cm cosi da avere un movimento più naturale dell'esca e risparmiando anche qualche jig head per i probabilissimi incagli sul fondo.
Massimo Tartaglia

lunedì 1 luglio 2013

Ultra Light Spinning

Spinning ai sugarelli o ajing game è una tecnica che sta ricevendo molti consensi nel nostro paese, importata dal Giappone questa tecnica consiste nel praticare uno spinning ultra leggero con attrezzature specifiche per insidiare pesci di mezz'acqua come appunto i sugarelli.

I sugarelli (Trachurus Trachurus) è un pesce di branco che in certi determinati periodi dell'anno si avvicina alla nostra costa, per quanto riguarda la toscana da Febbraio ad Aprile possiamo incontrare gli esemplari più grandi, le sue prede sono in genere piccoli cefalopodi e pesciolini.

Dove e quando il momento migliore è sicuramente dal tramonto fino a notte inoltrata, gli spot ideali sono le are portuali, scogliere e pontili soprattutto se illuminati, si perchè la luce richiama piccoli pesciolini che sono le prede più ricercate dai sugarelli

Attrezzatura Ultra Light quindi andiamoci leggerini, le canne dovranno avere un casting che va da 0,5 g fino a 10 g per iniziare consiglio  la shimano alivio CX super sensitive un'ottima canna per iniziare abbinata ad un mulinello taglia 1000 (shimano) 

Tecnica per pescare i sugarelli a spinning le esche migliori sono sicuramente
le gomme, il mercato ci offre una vasta gamma shad o creaturine di dimensioni ridotte montati su testine piombate da pochi grammi, oppure montate a split shot con un amo e un pallino pinzato a pochi cm da quest'ultimo, se peschiamo da postazioni sopraelevate come pontili bisognerà lanciare poi lasciando cadere la nostra gommina sullo strato d'acqua centrale imprimendo delle leggere jerkate verticali facendola risalire, cercando il branco di sugarelli tra lo stato centrale e la superficie, con molta probabilità l'attacco l'avrete nella fase di discesa della gomma


In conclusione con questa tecnica è possibile catturare non solo i sugarelli ma anche saraghi occhiate e tutti gli altri predatori delle nostre coste, non è una pesca troppo impegnativa si parte leggeri con poca attrezzatura ed è possibile farla anche se si ha a disposizione poco tempo, nel prossimo articolo analizzeremo la tecnica del mebaru fishing mirata ai piccoli predatori di fondo.

Massimo Tartaglia
Foto
Jonathan Ciregia
Mikael Tonlorenzi
Staff Extreme Spinning