venerdì 28 marzo 2014

Una serata a spinning

Tanti di voi che mi conoscono e che adesso stanno leggendo questo reportino sanno che amo molto pescare a light rock fishing ma quando le condizioni vengono a mancare e si trasformano in condizioni perfette per insidiare la spigola la scelta di organizzare l'uscita ricade sul dicentrarchus labrax il sogno di ogni spinner. Inizio la serata preparando tutti gli artificiali scelgo i migliori e li carico in borsa e passo a prendere un amico, poi mi avvio verso alcuni spot, prima di iniziare la battuta osservo svariate postazioni e dopo una mezz'oretta buona di ricerche individuo un canalone nella spiaggia, il mare era perfetto inizio a fare i primi lanci paralleli alla spiaggia per vedere se c'erano spigole in caccia,

mercoledì 26 marzo 2014

Spinning alla regina del mare.

Ci sono amori che nascono e non si sa perché, li hai sempre custoditi all’interno della tua mente, amori che non pensavi fossero così forti, ti fanno alzare presto la mattina senza il peso di farlo e ti guidano come una stella cometa sullo spot di pesca studiato la sera o i giorni antistanti la battuta. Non importa se lo spot sia un ampio arenile con una scarsa batimetrica o una foce di un fiume nel finire di una piena, piuttosto che un porto nelle ore notturne della giornata, alla tua passione non interessano queste cose, a lei interessa immergersi nella natura senza alcun tipo di disturbo e passare una splendida giornata con una canna in mano. Lo spinning alla spigola rappresenta in questo senso l’apice della disciplina e della filosofia che anima uno spinner, bisogna essere sullo spot di pesca nelle ore precedenti l’alba, quando il mare, grazie alle sue onde e silenzio ci culla e ci indirizza verso il luogo dove decideremmo di animare i nostri minnow o soft bait, la parola che regna sovrana durante una pesca incentrata alla regina del mare è Silenzio, silenzio e ancora silenzio, questo magnifico predatore è molto sensibile a queste cose e se non rispetterete delle semplici regole, difficilmente ne avrete la meglio, dovete sicuramente evitare di fare confusione, farvi vedere e sicuramente non compiere l’errore che gran parte dei pescatori commette, ovvero puntare la vostra luce nel mare. In base alle condizioni meteo marine opteremo per uno dei seguenti spot : spiaggia, scogliera, foce di un fiume, porto. Prima di approfondire ogni singolo approccio e bene sapere che esistono delle regole basilari per insidiare la spigola, sicuramente i fattori che maggiormente influenzano la sua attività predatoria sono i seguenti: - Cambi di luce ( alba o tramonto) - Bassa pressione atmosferica - I picchi di Alta e Bassa marea - Scadute di una mareggiata  Andiamo adesso a trattare i vari spot di pesca precedentemente elencati.

SPIAGGIA
Sicuramente a livello personale lo spot a cui sono maggiormente affezionato, vuoi per la tecnica di pesca da cui provengo, il surf casting, vuoi per la liberta di movimento ed inventiva che secondo me ti permette di adottare, essa può regalare delle grandi soddisfazioni in termini di catture. I requisiti necessari per riuscire ad avere dei discreti risultati sono sicuramente riuscire a riconoscere i principali settori che si vengono a creare durante una mareggiata, ovvero : - Canalone di uscita - Punte - Buche Prima di soffermarci ad analizzare i principali settori e bene fare una precisazione, il problema principale dello spinning dalla spiaggia è da ritrovare nella presenza di alghe in movimento che ostacolano il nuoto dell’artificiale. Per vedere se esse sono presenti, bisogna osservare le onde: quando l’onda si forma se intravediamo in trasparenza delle macchie nell’acqua, significa che sono presenti. Se osserviamo la spiaggia, noteremo dei veri e propri accumuli di alghe sulla battigia, e molte alghe proprio nei primi metri del sottoriva. Sicuramente quello e un punto molto buono, in quanto quella grande presenza di alghe, ci indica in maniera inequivocabile un flusso di corrente che arriva fin sottoriva, questo chiaramente è un percorso seguito anche dai pesci, e di conseguenza anche della nostra amata spigola, la difficoltà chiaramente è quella di riuscire ed avere la fortuna di far lavorare in maniera idonea l’artificiale. Il canalone di uscita è facilmente identificabile guardando la spiaggia, noteremo infatti delle rientranze verso il mare (lingue di sabbia) , in mezzo a due di esse è presente un insenatura che rientra più o meno fortemente all’interno della spiaggia, ecco quello è il segnale inconfondibile che di fronte a noi avremo un canalone di uscita. Questo settore è particolarmente redditizio durante una scaduta in quanto li si andranno a depositare i microorganismi che mettono in moto il pesce foraggio e chiaramente anche il predatore che se ne ciba. Ogni sbalzo batimetrico è un potenziale punto dove la spigola entra in caccia, su quei punti avremo il maggiore accumulo detritico dove i pesci andranno a cibarsi e la spigola andrà a sferrare i suoi attacchi. Una tattica che molte volte si è rivelata vincente e quella di far lavorare con la sola corrente presente nel canale un minnow del tipo snodato.
Le punte(lingue di sabbia) sono zone che indicano la presenza davanti a noi di una parte di mare con una
batimetrica bassa, in termini prettamente popolari, è il segno che contraddistingue la presenza di una secca. Generalmente di questa zona dovremmo andare ad affrontarne le sue stupende schiumate, che molte volte potranno darci delle grandi gioie, ricordate che la spigola è un pesce che caccia in pochissima acqua, predilige le schiumate e la troviamo nei primissimi metri della spiaggia. Gli artificiali che bisogna avere sicuramente in borsa in queste situazioni sono i Darter Minnow, artificiali che danno il meglio di se in situazioni di scarsa profondità, comunque valutate attentamente la profondità dello spot, optate per colori accesi in caso di scarsa luminosità, e per colori naturali con l’aumentare della luce. Le buche sono zone in cui si accumula molto cibo, generalmente questo settore viene utilizzato in situazioni di mare tendente al calmo, è una zona che per riconoscerla serve una discreta esperienza, a livello prettamente teorico, in caso di mare calmo la si riconosce dal colore dell’acqua più scura, in situazioni di mare mosso vedremo proprio le onde infrangersi ai capi di essa e non al suo interno. Riuscire a far lavorare l’artificiale ai margini di esse non raramente provoca l’attacco del predatore. In linea di massima abbiamo trattato i concetti fondamentali per affrontare una battuta a spinning dalla spiaggia, ricordate di sondare i primi metri davanti a voi, solo dopo averlo fatto potrete entrare in acqua con i relativi waders, la spigola sta sotto di voi se entrerete in acqua senza sondare prima il sottoriva, molto probabilmente avrete compromesso in maniera quasi definitiva l’esito della vostra uscita, la spigola e molto diffidente e scaltra, si metterà in fuga quasi sicuramente.

SCOGLIERA
La scogliera sicuramente è un ambiente che con le giuste conoscenze dello spot può regalarci catture importanti, la strategia che molte volte può risultare vincente è quella di far passare il nostro artificiale in prossimità di più scogli sommersi, è proprio dietro questi scogli che la spigola si nasconde in attesa del passaggio delle sue prede, un recupero fatto di stop and go è chiaramente indispensabile per scatenare l’attacco del predatore, bisogna cercare di far cadere la fase stop il più vicino all’ostacolo, vedrete che una volta presa manualità con questa operazione le catture non tarderanno ad arrivare. Il mercato degli artificiali ci mette a disposizione moltissimo materiale, chiaramente ogni esca al suo campo di impiego, sta a noi valutare cosa è più idoneo utilizzare, in questi casi è chiaramente l’esperienza a dettare la via da seguire. Io personalmente preferisco privare gli artificiali delle ancorette a favore di ami di dimensione idonea, in questo modo riduco drasticamente i rischi di incaglio con conseguente perdita dell’artificiale. Nel caso cadessimo in un momento di scarsa attività predatoria non scordatevi di portare con voi le necessarie soft baits, il mercato ne offre di tutti i gusti ed esigenze, uno shad montato in texas ring è indispensabile in questi momenti. Il vantaggio di queste esche è semplicissimo, hanno la grande capacità di essere fatte lavorare in posizione quasi ferma, con delle semplici jerkate della canna possono simulare per esempio un pesce che si ciba sul fondo, ed essendo ferme non obbligano il predatore ad eseguire dei piccoli inseguimenti, per questo motivo in caso di apatia risultano l’ultimo asso nella mano prima di cambiare spot o chiudere la nostra attrezzatura.

FOCE DI UN FIUME
La foce di un fiume è uno spot “magico” per la ricerca della regina, qui l’acqua dolce incontra l’acqua salata, creando un rimescolamento del fondale con conseguentemente popolamento da parte di muggini, e tutti i grufolatori presenti nello spot, e quindi anche del nostro predatore. E’ importante tenere a mente che questo spot e prolifico quando ci sono i residui di una fiumara, sicuramente bisogna recarsi sullo spot nel periodo giusto, avventurarsi in piena fiumara di una certa importanza è molte volte sinonimo di cappotto. Gli artificiali per esperienza personale che la fanno da padrona sono tutti gli snodati, ma chiaramente questa non è una regola è semplicemente un esperienza personale, sta a voi di volta in volta trovare la soluzione ideale, è anche questo il bello della pesca no? Se la corrente lo permette, ricordate di insistere con le soft baits, nelle foci dei fiumi sono micidiali soprattutto quelle simili alle anguillette.

PORTO
Il porto è lo spot cosiddetto “sempre buono” qui l’ecosistema rimane relativamente costante e invariato nel tempo, la presenza di muggini e pesci e pressoché costante e abbondante durante tutto l’anno, la spigola, che ne va ghiotta, chiaramente è presente e in attesa che qualche muggine ne diventi il pasto della giornata, ragion per cui gli artificiali che la fanno da padrona sono sicuramente quelli più simili alle colorazioni del cefalo. Le profondità di lavoro dell’artificiale chiaramente devono essere il più ampie possibili, nei porti di una certa entità non è raro avere profondità attorno ai 10mt, sarà indispensabile riuscire a sondare più strati d’acqua possibili nella speranza di riuscire a capire in che zona d’acqua il predatore sta cacciando. Se le regole lo permettono cercate di eseguire qualche lancio vicino alle barche ormeggiate nel porto, nell’ombra di esse la spigola si nasconde e da li sferra ai suoi attacchi. Un altro posto che molto spesso a sottovalutato da tantissimi pescatori è la banchina, ebbene si, evitate di lanciare il più lontano possibile, la spigola nell’80% dei casi la prenderete proprio sotto i vostri piedi.

ATTREZZATURA
Dopo aver fatto una panoramica sugli spot e sugli approcci di questa bellissima pesca, vi faccio una panoramica sul tipo di attrezzatura un po’ “universale” per eseguire questo tipo di pesca. - La canna deve essere composta da un carbonio ad alto modulo, avere la sensibilità massima in questa pesca e abbastanza importante, come lo è avvertire e “sentire in canna” ogni asperità del terreno. - L’azione della canna è molto personale, in linea generale le canne fast o extra fast sono idonee alla pesca con soft bait, mentre le cosi dette “progressive” vengono preferite per l’utilizzo di minnow, io personalmente preferisco usare un azione fast per entrambe le pesche. - La canna ideale è una monopezzo, che ci garantisce una sensibilità unica, come lunghezza opterei per una lunghezza tra 6’6’ a 7’0 piedi con una grammatura compresa da 5/8 ad 1 oz - Il mulinello chiaramente deve essere proporzionato e bilanciato con la canna, in linea di massima un buon 4000 caricato con un trecciato da 15lb con uno spezzone di un metro in fluorocarbon dello 0,35 fa al caso nostro.

CONCLUSIONI
Con questo articolo ho voluto illustrarvi, in maniera generale cosa sta dietro una cattura di una spigola, forse la bellezza e il fascino che porta alla cattura di questo pesce è dettato anche dalla sua volubilità. La bellezza della pesca sta proprio nel capire perché hai eseguito una cattura e perché ci sei riuscito, il bello sta proprio nel fatto di capire perché sei riuscito a catturarlo in quel modo e non in quell’altro. La bellezza della pesca sta anche nei cappotti, perché senza di essi forse molta gente non si sarebbe appassionata a tutto ciò, senza cappotti non ci sarebbe quella goduria ed estasi che ti porta quel colpo in canna che proprio lei ti da, quel colpo che ti fa alzare la mattina presto e ti fa osservare il mare sussurrando grazie per tutto questo……..

Dalle Saline Davide
Extreme Spinning
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giovedì 6 marzo 2014

Report: Ultra Light alle Spigole...tte

Un giorno iniziato come tanti altri, un messaggio su WhatsApp per far capire alla gente che non dovevano prendere impegni, stasera è serata light, andiamo a vedere se i sugarelli rispondono alla chiamata oppure se qualche ragnoletta apprezzerà le nostre gomme.
Inizia la serata con due chiacchere fuori dal bar, c'è chi mostra il telefonino con un video veramente stupido ma che faceva ridere come pochi e poi c'erano  quelli  già proiettati mentalmente nello spot a pensare da dove e come iniziare la sessione.
Prima Ragnoletta di Michele

Inizia il viaggio breve ma accompagnato da buoni brani dei Pink Floyd e dai rumori dell'intestino di qualche soggetto arriviamo finalmente a destinazione sicuri che la prossima volta avremmo portato con noi maschere antigas.

Già presente nello spot c'era Michele scendiamo e iniziamo tutti a preparare le canne, Jonathan e il Benny vanno a provare nella parte alta per cercare qualche serra, io e gli altri invece andiamo subito a botta sicura nella passeggiata a sondare la banchina e sotto gli scafi delle barche, l'acqua era chiarissima e c'erano ancora molti residui in sospensione della mareggiata o meglio di quelle tre o quattro giornate di mare mosso che aveva fatto nei giorni precedenti. Da subito la scelta dell'esca cade sull'Isome pink pepper invece gli altri utilizzano rispettivamente Aji Straight per Michele, Power Shirasu Ludovico e Alessandro arma le Head Fine con Power Isome green, bastano pochi lanci e prima ragnoletta (spigola) per Michele, poco  dopo lo seguo a ruota piazzando due ragnolette una dietro l'altra arriva anche per ludo la prima foto di rito e come sempre rilascio, ad un certo punto vedo una bella cacciata propri a fianco di uno scafo ci lancio sopra e nulla al secondo tentativo la spigola attacca l'esca cavolo tira ho pensato che poteva essere qualcosa sui 3-4 etti invece era una piccola e incazzata ragnola peccato la cacciata che avevo visto in precedenza era stata fatta da un pesce molto più grande di questa sarà per la prossima volta.
Ludovico Prima Cattura
Dopo una quarantina di minuti arrivano anche Jo e Banny purtroppo senza buone notizie dal fronte serra e dopo averli informati che avevamo fatto qualche strike iniziano anche loro a pescare dalla passeggiata e riescono a scappottare entrambi, purtroppo nessun sugarello all'attivo ne scorfani big da poter fotografare.
E' mezzanotte passata molti dei nostri hanno la sveglia per andare a lavoro quindi decidiamo di andare a casa salutiamo Michele e ci diamo appuntamento per venerdì sera per un'altra grande avventura sempre a light sempre con i "soliti noti!"
Massimo Tartaglia

lunedì 3 marzo 2014

Report: Apertura Trote 2014

L’apertura alla trota è soprattutto un evento, uno di quegli eventi che ti piace vivere assieme ai tuoi compagni di pesca più stretti, la giornata tipo per quasi tutta Italia inizia allo stesso modo:
Sveglia presto, ce sempre qualcuno che rimane addormentato, ma fortunatamente stavolta non è cosi, ritrovo nel punto stabilito nei giorni precedenti, colazione (tappa fondamentale non svolta) e partenza per lo spot.
Visto l’ingente numero di partecipanti scegliamo di fare l’apertura presso la Diga dell’isola santa, uno luogo che in una giornata di sole come quella trovata toglie il fiato per la sua bellezza, uno spot idoneo a contenere tutto il nostro gruppo.

Arrivati sul luogo dove da li a poco avremmo dato il via alle danze, ci accorgiamo che un po’ troppe persone stamani si sono svegliate prima di noi, e ci troviamo obbligati a scegliere una sponda del lago poco frequentata.

Si percorre il sentiero fino a trovare uno spazio idoneo per dare il via alla nostra giornata di pesca, Alessandro è il primo a lanciare un artificiale in acqua ed al terzo lancio ha già in canna una discreta trota che porta all’asciutto senza particolari problemi.

Sto ancora preparando la canna ed anche Alessio piazza anche lui uno strike, lo seguono a ruota tutti anche Alex con un RAPALA Countdown 5 colore RT vicino a Massi (l'unico che ha la macchinetta fotografica) fa strike con foto di rito.
le trote sono in attività, siamo nel posto giusto al momento giusto!
Ho finalmente ultimato la montatura, opto per l’utilizzo del cucchiaino, in queste condizioni di attività predatoria mi ha sempre dato i migliori risultati, infatti da li a poco riesco a fare 3 strike in pochissimo tempo a cui ne susseguono altri più avanti.

Nota di merito va a Jonathan che grazie ai suoi artificiali auto costruiti, utilizzati per tutta la giornata, gli permettono di fare numerosi combattimenti
Le catture tuttavia vengono eseguite da tutti, chiaramente Matteo Catelani (Il Mago) la fa da padrona  e fra uno strike ed una chiacchierata si arriva al punto che si ferma tutto, l’apatia predatoria ci fa decidere che è arrivato il momento di optare per le soft baits, il primo ad eseguire una cattura e Massi che grazie alla Ecogearaqua Katsu Mebaru Shirasu colorazione Atractive orange glow innescato su testina shirasu head fine riesce a portare a mettere a segno 5 strike filati mentre pesca vicino ai ragazzi venuti da Carrara i quali riescono a fare molte catture.

Dopo vari spostamenti e un break alla punto di ristoro adiacente il lago, decidiamo che è arrivato il momento di tornare a casa, contenti di quanto  fatto e soddisfatti nel aver  unito questo grande gruppo di pescatori oltre che di splendidi ragazzi.

Il ritrovo non poteva essere che davanti alla diga per la foto finale di gruppo, alla quale purtroppo, a causa di problemi di orario,  non hanno potuto partecipare alcuni componenti della spedizione.
Un ringraziamento speciale a tutti per la splendida giornata passata assieme.
Ci vediamo alla prossima!

Dalle Saline Davide