martedì 6 ottobre 2015

Nicola Liò e la sua passione per la Leccia Amia

Mi chiamo Nicola Lio', sono un giovane ragazzo calabrese appassionato dalla pesca a spinning. Pratico da quattro intensi lo spinning da terra, solo ed esclusivamente in mare, riuscendo ad avere belle soddisfazioni. Vivo a Crotone (Calabria) un pezzo di terra bagnata dallo ionio, dove la pesca a spinning riesce ad avere una marcia in più per condividere bei momenti. Pratico lo spinning tutto l'anno quindi, ho a che fare con diversi predatori, come la spigola, serra, lampuga, barracuda, piccoli tunnidi, ed infine la mia amata signora leccia amia. Le esche da me più utilizzate per la ricerca di questi predatori, sono jig, wtd, long jerk 140mm ai 200 mm. Oggi parleremo sotto un mio punto di vista, di questo fantastico pelagico, magari perchè e stata la mia prima preda a spinning quando non sapevo cosa fosse la formula del C&R. Sin da subito l'adrenalina prese il sopravvento su di me. Da allora ebbe inizio tutto. Lanciare un plastichetto e cercare di animarlo era qualcosa di straordinario, perchè mettevo passione in cio' che facevo.
Marinavo la scuola per andare a pesca. Guardavo diversi social, e leggevo milioni di forum appositi su questo predatore, e vedevo che riuscivano a raggiungere delle taglie impressionanti. Andavo ad
insidiarle in scogliera, aree portuali, ed in foce. Così, il 21 Maggio 2014, mi recai nei pressi di una foce di grande portata con il mio compagno di avventura Luca Clausi. L' alta marea era prevista alle 8:30 a.m., mare da sud/est in scaduta,ed alta pressione. LE CONDIZIONI SONO QUELLE GIUSTE!!
Arriviamo in foce alle 4:30 a.m. circa, ed iniziammo a spinnare. Alle prime ore di luce, vedo dietro l'esca del mio amico Luca una bollata,e dico di rallentare il recupero. Appena lo effettua, ferra ed esce un serrotto e lo rilasciamo continuando a pescare. Cambio esca, ed introduco un Ima Hound 125F Glide col, nera ed arcobaleno sui lati, vista l'acqua torbida un'esca scura effettua un ottimo contrasto con la luce solare. Primo lancio ed inizio il recupero frenetico, ed sotto il gradino di battigia, la mia Crony Vista Aggress 701MH va in piega e rimane ferma li per circa 5 secondi. Non mi accorgo di niente, e all'improvviso il Rarenium 5000FA inzia a cantare di continuo. La signora Amia!!! E' partita! Ha preso circa 100-120mt di trecciato, il cuore in gola e cerco di mantenere la calma seguendo che con un 15lb di trecciato e un finale dello 0,34nylon, se effettuavo lo sbaglio mi costerà la perdita di questo magnifico incontro. Ecco si è fermata!!! Ora
tocca a me. Inizio a recuperarla con delle pompate, ma è ancora piena di energia e riparte. Il trecciato nel mulinello ci sta, ed è l'ultima cosa che non mi preoccupava. Assecondavo le sue testate violente, e camminando lungo la spiaggia la recuperavo lentamente. Esce a galla, ci siamo! Inizia a girarsi e con dei colpi di coda cerca di ossigenarsi. Le tengo la testa sollevata per non farle prendere ossigeno, mentre le sue forze diminuiscono di tanto in tanto non perdo l'occasione. Decido quindi di forzarla di più e recuperarla. La intravedo dietro l'onda a 10mt che fa risacca dietro la battigia.
Ci siamo! Non dobbiamo sbagliare, piano piano continuo a recuperarla, e aiutandomi con l'onda riesco a spiaggiarla. Eccola, con tutto il suo splendore la leccia amia. Un urlo rimbomba li in spiaggia, e come un bambino con le lacrime agli occhi dalla felicità la guardavo e non ci credevo, sembrava un sogno. Quel sogno che è diventato realtà.

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