martedì 7 ottobre 2014

Pesca in mare arriva la licenza

IMPORTANTE: Firma la petizione online contro questa ennesima truffa

Novità in arrivo per i pescatori sportivi in mare, definiti anche dilettanti o ricreativi, ossia tutti coloro che praticano la pesca senza fini di lucro e con il solo fine di divertirsi in barca o da una scogliera, i quali fino ad oggi hanno potuto esercitare il loro hobby preferito senza licenza proprio perché le catture effettuate non finiscono sui banchi dei mercati ittici, bensì sulle loro tavole o, in caso di esemplari di piccola taglia, direttamente in mare.

Ebbene, su di loro grava la minaccia della proposta di legge intitolata '‘Interventi per il settore ittico'’, promossa dall’onorevole Nicodemo Nicodemo Nazzareno Oliverio (Pd) ed attualmente in discussione alla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati. Il testo in questione, consta di 26 articoli: 24 riguardano la pesca professionale e l’acquacoltura e appena 2 la pesca sportiva.

Oliverio intende sottoporre all’esame del Parlamento la sua proposta di legge per affrontare ''la generale recessione dell’economia mondiale e nazionale, la quale ha accentuato e accelerato lo stato di sofferenza della filiera ittica. Tant’è - si legge sempre nell’incipit a pagina 1 - che il ricavo dei pescatori di mestiere ndr si è notevolmente contratto e che il settore ittico registra una contrazione del profitto lordo di circa il 15 per cento con l’occupazione in calo ad un ritmo annuo pari al 6 per cento a partire dal 2002 e con l’espulsione dal mercato del lavoro di circa 10.000 unità in sei anni'’.

Premesso ciò, la proposta di legge mira a ‘ridare competitività e sviluppo alle imprese ittiche nazionali, determinandone la crescita dimensionale e il rafforzamento sui mercati globali’, con alcuni finanziamenti mirati come i 10 milioni di euro per le aziende della pesca professionale (articolo 1) o gli aiuti economici agli imprenditori ittici che vogliano realizzare campagne informative per la tutela dei consumatori (articolo 2), oppure i fondi per la creazione di centri di assistenza per lo sviluppo della pesca professionale e dell’acquacoltura ed il reperimento di risorse finanziarie per la cassa integrazione del personale imbarcato (articolo 12).

Già, ma cosa c’entra tutto ciò con i pescatori sportivi? C’entra nella misura in cui i pescatori sportivi potranno contribuire, secondo la proposta di legge, alle esigenze economiche dei loro cugini professionali: l’articolo 24 prevede infatti l’istituzione di una licenza di pesca sportiva a pagamento, i cui proventi dovrebbero finire nel cosiddetto Piano triennale, ossia il fondo del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che serve a coprire, in primis, le spese di funzionamento delle associazioni delle cooperative di pesca professionale, che rappresentano proprio i pescatori di mestiere in mare, ed i progetti delle medesime associazioni.

Se la proposta di legge Oliverio proseguisse il suo iter parlamentare il nuovo balzello, generato da questa insolita licenza apposta su un hobby, porterebbe in cassa svariati milioni di euro. Ad esempio, se i pescatori sportivi in mare stimati dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali in circa 1 milione di unità dovessero pagare, ipoteticamente, 10 euro l’anno per continuare a praticare la loro attività dilettantistica, nelle casse dello Stato entrerebbe una somma di tutto rispetto.
Il punto però è: cosa ne pensa questo milione di cittadini di un’ulteriore imposta che colpirebbe una delle poche attività ancora libere da tassazione, proprio perché legata allo svago e al tempo libero? E quale è il loro pensiero sulla destinazione d’uso dei proventi della licenza, che finanzierebbe degli operatori commerciali che lucrano direttamente sulle risorse ittiche?
Tratto da
Il Messaggero

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martedì 16 settembre 2014

Nuove direttive Foto/Video Extreme Spinning

Con questo comunicato informiamo che dopo svariati diverbi sia tra componenti dell'associazione Extreme Spinning e sia con persone esterne all'associazione abbiamo intrapreso una nuova strada per un quieto vivere. Dopo aver messo l'ultima foto è nato un piccolo diverbio a scanso di equivoci da oggi il gruppo si impegna a seguire il seguente regolamento sulla pagina (nei profili privati fate come volete non siamo responsabili) e ad accettare solo le foto che soddisfano questi requisiti.




Regolamento Foto:

Mare: Non saranno ammesse foto con pesci per terra, bogati (boga, mini boga o pinze) sanguinanti e palesemente morti. Saranno accettate foto con avente sfondo il mare senza altri punti indicativi ,(escluse foto del Light rock fishing nelle quali si potrà tranquillamente fotografare il paesaggio visto che è una tecnica che viene abbinata alla fotografia).

Acque Interne: Non saranno ammesse foto con pesci per terra, bogati sanguinanti e palesemente morti. Per quanto riguarda il LUCCIO e la TROTA non saranno ammesse foto che li ritraggono fuori dall'acqua fatta eccezione per la TROTA pescata in laghi a pagamento.

Con questo non vogliamo di certo dire che esistono pesci di serie A o di serie B però visto che nella nostra provincia sono due pesci che stanno diminuendo sempre di più li vogliamo tutelare nel miglior modo possibile.

Regolamento Video: l'associazione si impegna a tutelare gli spot realizzando video in luoghi che sono palesemente frequentati da pescatori e per i quali si possono facilmente trovare informazioni su internet,  oltre a zone dove la pesca è consentita a pagamento (riserve laghi a pago ect ect).

Staff Extreme Spinning

venerdì 29 agosto 2014

Gli inneschi del bassfishing

Jonathan Ciregia
Il bass fishing e' una tecnica divertente ed affascinante con molti consensi da parte di pescatori amanti dello spinning.. gli appassionati si sono organizzati ed hanno inventato vari modi per arrivare al pesce e anche vari approcci ed inneschi per le svariate condizioni di pesca e le migliaia di varietà di esche che ci offre oggi il mercato. Vediamo insieme gli inneschi basilari  per iniziare a pescare con questa tecnica estremamente divertente.. senz'ombra di dubbio l' innesco basilare per eccellenza è:



FINESSE RIG: per il quale si necessita di un amo offset o wide gap a seconda dell' esca in silicone che andremo ad usare..l' amo wide gap con la curvatura ampia servirà per innescare esche voluminose mentre l'off-set (che mostrerò in foto) basterà un esca di tipo worm o dal corpo fine... per innescarlo dobbiamo inserire la punta dell' amo nell' apicale dell'esca per poi uscire immediatamente da sotto la testa girando la punta (foto 1 e 2) dell' amo verso il corpo spingiamo l' esca fino al gradino dell' amo accanto all' occhiello (foto 3 e 4) fatto cio' inseriamo la punta dell' amo all' interno della gomma alla lunghezza massima del nostro amo (foto5)  facciamo uscire la punta dell amo di nuovo (foto 6) pizzicando la gomma andiamo a nascondere la punta del amo sotto la pelle rendendo la nostra esca anti incaglio, quest ultimo dettaglio si chiama ''skin on side'' (foto 7). a questo punto la nostra gomma e' innescata perfettamente pronta per essere messa in pesca. apportando delle modifiche otterremo altri inneschi come ad esempio il..

Clicca per ingrandire

TEXAS RIG: e' il solito innesco del precedente ma con l' aggiunta di un ''bullet'' piombo o tungsteno scorrevole a forma di proiettile che ci permette di avere un affondamento maggiore dell' esca, a seconda della forza del vento o degli ostacoli che dobbiamo penetrare possiamo aumentare o diminuire il peso del nostro innesco sostituendo il piombo..in molti anche io personalmente davanti al bullet metto uno stopper di gomma per impedire al piombo di scorrere troppo e riuscire a dargli un assetto personalizzato 
Texas Rig
CAROLINA RIG: e' un po' il cugino degli inneschi precedenti.. per farlo abbiamo bisogno sempre del nostro amo off set con su innescata la gomma siliconica all'occhiello dell' amo leghiamo uno spezzone di filo che varia dai 50 cm al metro di lunghezza legato ad una girella e dall'altra parte troveremo un gommino salva nodo ed un piombo a forma do oliva scorrevole sulla lenza madre. 

Carolina Rig
WACKY RIG: e' un innesco semplicissimo efficace ma spesso sottovalutato. abbiamo bisogno di un amo tondo a gambo corto e un esca di tipo worm la quale la innescheremo per la meta' della sua lunghezza. il recupero dovrà essere eseguito da colpi di cimino al lasciarlo affondare lentamente, cosi andra' ad imitare un verme in agonia in fin di vita, preda molto facile per il black bass. 

Waky Rig
NEKO RIG: non e' altro che il fratello gemello del wacky rig. solito amo solito tipo di esche e solito modo di innesco della gomma ma con la differenza di un insert di piombo o tungsteno inserito all'apice della nostra esca con un maggior affondamento in la posizione in verticale a differenza del wacky che tende ad affondare lentamente in posizione orizzontale. 

Neko Rig
DROP SHOT: e' l innesco più complicato da utilizzare perchè facile si attorcigli la lenza. si usa un amo off-set o da wacky (a seconda tal tipo di esche che vogliamo utilizzare) con un nodo palomar sulla lenza madre ottenendo un braccio di filo avanzato dal nodo. su di esso andremo a legare il piombo apposito per questo innesco che presenta un loop in testa. la cosa piu' importante e' l' amo che dovra' rimanere con la punta verso l'alto. se una volta stretto il nodo l' amo si dovesse presentare con la punta rivolta verso il basso basterà passare nuovamente il filo avanzato dal nodo dentro all' occhiello dell' amo e stringere. l' amo si girerà nella posizione corretta. 

Drop Shot
A cura di

martedì 26 agosto 2014

Regolamento Contest fotografico "Street Fishing"

Regolamento Contest fotografico "Street Fishing" CONCORSO “CONTEST FOTOGRAFICO STREET FISHING” 

Regolamento: Art.1: SCOPO Extreme Spinning intende indire il presente concorso al fine di premiare gli utenti registrati al sito Shimanofishnetwork.it che invieranno alla pagina facebook https://www.facebook.com/ExtremeSpinning tramite mail extremespinning@outlook.com delle foto di catture di pesci in ambiente naturale. 

Art.2: REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE Il concorso è riservato ai soli utenti registrati regolarmente al sito Shimanofishnetwork.it che abbiano compiuto la maggiore età. 

Art.3: PERIODO DI SVOLGIMENTO Le foto potranno essere inviate tramite mail a partire dal 26 Agosto 2014 fino al 31 Agosto 2014. Le votazioni finali si terranno sulla pagina facebook https://www.facebook.com/ExtremeSpinning attraverso il sistema di like dal 01 Settembre 2014 al 04 Settembre 2014. 

Art.4: MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE Per partecipare al concorso, gli utenti interessati dovranno registrarsi al sito Shimanofishnetwork.it ed inviare tramite mail ( extremespinning@outlook.com ) le proprie immagini alla pagina https://www.facebook.com/ExtremeSpinning. NB: Insieme alle foto dovrete comunicare la mail che avete utilizzato per registrarvi al sito Shimano Le immagini dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 Agosto 2014; talché non verranno accettate immagini che perverranno oltre il suddetto termine. Ogni utente avrà la possibilità di caricare non più di due immagini che saranno comunque soggette ad una selezione preventiva ed insindacabile effettuata dallo staff di Extreme Spinning. Extreme Spinning esaminerà le foto pervenute e sceglierà le migliori a proprio insindacabile giudizio. Le foto selezionate parteciperanno alla votazione. 

Art.5 TEMA DEL CONCORSO Gli utenti interessati alla partecipazione del concorso dovranno inviare immagini di catture di pesci in ambiente naturale, che non siano palesemente morti o appoggiati a terra, senza la presenza di sangue o ferite, senza la presenza di boga grip, mini boga o pinze di ogni tipo. 

Art.6 PREMI E PREMIAZIONE Le 4 immagini più votate tramite il sistema di like sulla pagina https://www.facebook.com/ExtremeSpinning e scelte su base settimanale parteciperanno alla votazione finale che si terrà dal 01 ottobre 2014 al 10 ottobre 2014, insieme ai vincitori degli altri concorsi denominati “CONTEST FOTOGRAFICO LIGHT ROCK FISHING”. Le immagini vincenti e i nomi degli utenti che le hanno pubblicate saranno comunicati tramite la pagina facebook https://www.facebook.com/ExtremeSpinning

Art.7 FACOLTA’ PER L’ORGANIZZATORE L’organizzatore si riserva a proprio insindacabile giudizio di sospendere o annullare il presente concorso dandone pronta notizia ai partecipanti. In nessun caso sarà restituito il materiale fotografico pervenuto. 

Art.8 ACCETTAZIONE DEL REGOLAMENTO La partecipazione al presente concorso comporta l’accettazione incondizionata dei partecipanti di tutte le clausole del presente regolamento

giovedì 14 agosto 2014

Regolamento Toscana Pesca misure minime di prelievo




NOTA: Abbiamo notato che molti chiedevano sui social informazioni su periodi di divieto e il numero di pesci che eventualmente potevano trattenere, di seguito rilasciamo parte del Regolamento della Toscana per i limiti di cattura e periodi di divieto di pesca

1. Per ogni giornata di pesca si applicano i seguenti limiti di cattura:

a) salmonidi 6 capi
b) persico trota 6 capi
c) persico reale 5 capi
d) luccio 5 capi
e) orata 5 capi
f) spigola 5 capi
g) ombrina 5 capi
h) cheppia 3 capi

a) salmonidi centimetri 22; dal lunedì successivo alla prima domenica di ottobre al sabato antecedente l'ultima domenica di febbraio;
b) luccio centimetri 40; dal 1 gennaio al 1 aprile;
c) tinca centimetri 30; dal 15 maggio al 30 giugno;
d) carpa centimetri 35; dal 15 maggio al 30 giugno;
e) persico trota centimetri 30; dal 1 maggio al 30 giugno;
f) persico reale centimetri 20; dal 1 aprile al 30 giugno;
g) anguilla centimetri 30;
h) barbo centimetri 18;
i) storione centimetri 60;
j) cefalo o muggine centimetri 20;
k) passera o rombo centimetri 25;
l) spigola centimetri 30;
m) cheppia o alosa dal 1 maggio al 30 giugno;
n) orata ombrina centimetri 25.

Il presente Regolamento è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana.
E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare come Regolamento della Regione Toscana.

Noi di Extreme Spinning siamo sostenitori del C&R ( Catch and Release ) però siamo consapevoli che non tutti seguono questa filosofia di pensiero chiediamo però a tutti i pescatori della nostra bellissima regione di seguire i regolamenti vigenti e di aver buon cuore e magari trattenere meno pesci di quelli indicati e di segnalare eventuali abusi di altre persone agli organi competenti, sicuramente portare a casa un pesce una volta ogni tre mesi non è un grandissimo danno però al contrario fare mattanze ogni giorno prima o poi costerà caro alla natura e alla nostra passione, non lamentiamoci se poi non ci sono pesci nel fiume, non diamo la colpa solamente agli enti che non svolgono attività di ripopolamento.
Extreme Spinning

domenica 10 agosto 2014

Report: Trote a spinning in diga

Luca e la Prima Trota
Il primo amore non si scorda mai, avevo lasciato questo messaggio su facebook qualche ora prima di partire per una nuova grande avventura di pesca in compagnia di due buoni amici, molti chissà che avevano pensato riguardo a quel messaggio invece era rivolto a un ritorno, dopo che mancavo ormai dall'apertura, alla pesca a spinning alla trota questa volta non in un lago a pagamento anche se poi per pescare in quella diga c'è bisogno di un tesserino giornaliero però ovviamente le dinamiche non sono quelle del classico laghetto a pagamento, cambiano molti aspetti in primis sicuramente il fatto che siamo di fronte ad una diga, le dimensioni e profondità del lago, ostacoli sommersi, la quiete e la pace del posto, poi a tale ora in questo lago non vengono immesse le trote come succede nei laghetti, qui puoi fare tranquillamente cappotto.

La mia prima trota
Fatta questa premessa inizio con il raccontarvi di questa bellissima giornata come già detto passata in compagnia di due buoni amici Alessandro e Luca, la sveglia suona molto presto e le ore di sonno erano poche ma la passione e la voglia di passare del tempo in mezzo alle montagne che amo tanto e nelle quali ho dei ricordi di famiglia meravigliosi fanno passare tutto. Preparo l'attrezzatura prima dell'arrivo di Alessandro, decido di portare due canne una per minnow e rotanti, e l'altra una canna ultra light da usare con piccole jig head e gommine. Verso le cinque di mattina dopo aver fatto una buona colazione e aver preso anche Luca arriviamo a Isola Santa le prime sensazioni sono quelle di pace e benessere finalmente stacchi la spina e ti ritrovi dal cemento e l'asfalto urbano in un posto che ti fa rivivere fasti di un tempo dove per vivere non c'era bisogno di tutta la superficialità che abbiamo oggi, le persone che amano la pesca nei torrenti ma anche chi ama tanto la montagna sa di cosa sto parlando.

La prima di Alessandro
Scandiamo nel lago e già alle prime luci dell'alba Luca racconta di essere alle prese con una trota la quale si diverte a stuzzicare il Jubarino ma che al terzo tentativo rimane fregata.
Rimaniamo in zona per un oretta circa convinti che il posto poteva essere buono però oltre a tanti vaironi non si vede nulla così decidiamo di spostarci immediatamente più a monte della diga, una scelta che poi risulterà essere azzeccata.

Proviamo i primi lanci vicino a delle strutture sommerse, in passato erano dei fienili e parti di muri di stalle per il bestiame poi sommersi dall'invaso creato dall'Enel, di solito in questo punto della diga riuscivamo anni addietro a fare qualche bel pesce però questa mattina sembra che non vogliano farsi prendere e nasce sempre di più l'idea di andare a fare un giretto ai funghi.

seconda trota Massimo con Aji Must
Tutto cambia quando riesco con un buon lancio, nelle vicinanze di una grotta, a vedere una piccola trota seguire il Power Shirasu che avevo montato sulla canna da Ultra Light ( quella che di solito uso nel Light rock Fishng in mare ) al primo tentativo segue solo l'esca, al terzo invece dopo aver fermato il recupero ma imprimendo all'esca nella fase di caduta dei ripetuti e frenetici movimenti di punta riesco a vedere l'attacco deciso che mi vale la prima cattura della giornata, come potete vedere nella foto la livrea è spettacolare, colori bellissimi.

Poco dopo riesce anche Alessandro a "scappottare" montava un piccolo rotante e proprio lanciando attaccato al monte opposto a noi che entra poi nel lago dopo aver fatto affondare un pochino il cucchiaino e iniziando un recupero lento, avverte la mangiata e con una ferrata decisa porta a guadino la trota.

Trota di luca con zoner
Questa è una zona buona restiamo qua, se ne esce fuori Alessandro bhe aveva ragione dopo poco riesce a fare un'altro strike questa volta con un ondulante e di nuovo un'altro nel lancio successivo però purtroppo perde il pesce qualche secondo dopo la ferrata, non potevamo certo rimanere a guardare allora ci mettiamo sotto io e Luca, provo a cambiare esca e uso il nuovo Aji Must di Ecogear e i risultati non tardano ad arrivare due catture consecutive, mentre luca mi dice che con lo zoner riesce a prenderne un'altra.

Continuano a susseguirsi diverse catture sempre nella stessa zona, il risultato finale della giornata parla chiaro 6 trote per me 4 per Luca e 3 (ma tante perse) per Alessandro.
Questo lago è bellissimo ma ha un regolamento un pò strano, vige infatti il regolamento no kill e tutte le trote sotto i 25 cm devono essere liberate diversamente da quelle di 25 cm in su che devono essere trattenute per un massimo di 5 capi che poi devono essere segnate nel tesserino segna catture, ma perchè non liberarle tutte e fare una distinzione due tesserini uno C&R e l'altro per il prelievo al solito prezzo magari, la troviamo una regola al quanto bizzarra, un pò di anni fà questa diga era solo C&R, e le cose forse erano migliori.

sabato 2 agosto 2014

Ecogear Power Shirasu un must nel light spinning

Una mormora non propriamente un pesce comune nel LRF
ma il bello è proprio questo le sorprese del light rock fishing
Oggi andiamo a vedere le caratteristiche e le specifiche dell' Ecogear Power Shirasu da 2" piccola esca che imita molto bene un pesciolino oppure se fatta lavorare sul fondo molto lentamente assomiglia a un vermetto.
Il suo utilizzo è fatto per lo più nel LRF ( Light Rock Fishing ) possiamo abbinarlo a testine piombate ( ottime le Ecogear Shirasu Head ) oppure lo possiamo utilizzare in molti altri inneschi come a split shot, drop shot. Parliamo della forma, ha una piccola testina a metà corpo troviamo delle piccolissime lamelline e termina con una codina sottile e con una piccola pallina, è composto da un materiale molto morbido ma allo stesso tempo molto resistente. Le colorazioni sono tantissime, ci sono delle versioni con glitter oltre a versioni luminous color quindi avete tantissima scelta in base alle condizioni meteo e al colore dell'acqua.

Scorfano su Power Shirasu
Esca versatile perchè possiamo utilizzarla in contesti differenti sia dal tipo di pesca che vogliamo fare, ma anche dall'ambiente nel quale ci troviamo infatti è formidabile in SW ma anche in FW ha dato i sui frutti specialmente a trote e cavedani ho avuto delle belle risposte.

Parlavamo di versatilità quindi entriamo nello specifico e andiamo a vedere in quali situazioni montare questa esca.

Pescando in prossimità di fondali rocciosi alla ricerca di scorfani, ghiozzi e bavose si ottengono grandi risultati anche quando entriamo nella stagione fredda ed il pesce è apatico lasciando l'esca sul fondo e facciamo lavorare soltanto dalla corrente che sposterà la codina del Power Shirasu  in modo naturale questo è l'approccio giusto rispetto ad un azione più frenetica la quale conviene sempre farla
Piccola spigola su Power Shiarasu
nelle stagioni in cui il pesce è maggiormente attivo.


Pesca a mezz'acqua possiamo tentare di insidiare i sugarelli magari utilizzando delle colorazioni come bianco, giallo oppure arancio anche se ho notato che le glitterate funzionano molto bene soprattutto negli spot dove sono presenti illuminazioni. In genere il sugarello dalle mie parti inizia a fine inverno, inizio primavera e si possono fare delle belle catture, uno dei pesci più divertenti nello spinning ultra light o  aji game, quando si pesca vicino alle fonti di luce, come detto in precedenza, non si prendono solo sugarelli ma anche le spigole in genere la taglia è piccola quindi se siete sostenitori del C&R nessun problema ma se invece volete trattenere il pescato fatelo nel rispetto delle regole anche se sono sicuro che la stragrande parte di noi che pratichiamo il LRF segue la filosofia del C&R.



Ci siamo soffermati sulla pesca in Saltwater nel prossimo articolo parlerò maggiormente dell'utilizzo del power shirasu in Freshwater.

Massimo Tartaglia
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Sostituzione ancorette nei cucchiaini

Alcuni utenti ci hanno chiesto come si fa a sostituire le ancorette nei cucchiaini che utilizziamo nella pesca a spinning, innanzitutto dobbiamo specificare che ci sono due modi per fare il cambio dell'ancoretta il primo modo è quello di tagliare con delle tronchesine la vecchia ancoretta e di sostituirla con l'utilizzo di uno split ring mettendone una nuova oppure utilizzare un amo singolo che in presenza di spot dove è richiesto l'utilizzo di ami singoli privi di ardiglione ( zone no kill ) risulta essere la scelta migliore, noi consigliamo per la pesca alla trota in torrente l'utilizzo di ami singoli sempre anche se non vi sono regolamenti specifici che vi impongono questa regola perchè farete meno danni al pesce e sarete più rapidi nell'operazione di slamatura e rilascio.

vediamo ora in figura come effettuare questa operazione




Un'altro modo per la sostituzione delle ancorette è questo ed è praticabile solamente su alcuni tipi di rotanti ( Martin ) e quella di sfilare il corpo del cucchiaino e far fuoriuscire parte del filo metallico che costituisce l'anima del rotante stesso e tagliarne un pezzetto in modo da poter sfilare la vecchia ancorina e infilare la nuova però attenzione a non tagliare il filo sbagliato altrimenti potete dire addio al rotante, il filo che non dovrete tagliare rispetto a quello da tagliare è più dritto, il taglio deve essere fatto il più in alto possibile proprio sotto al corpo del cucchiaino che avete precedentemente alzato verso l'alto, in alternativa potete sempre utilizzare il sistema specificato prima se non siete sicuri di quale filo tagliare.

Vediamo anche questa operazione in figura





Spero che questo tutorial per sostituire l'ancoretta vi sia stato utile un saluto a tutti voi e continuate a seguirci anche sulla pagina facebook www.facebook.com/ExtremeSpinning

Massimo Tartaglia
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venerdì 1 agosto 2014

Video: Street Fishing

Street Fishing

In questo video i ragazzi sono impegnati in una sessione a Street Fishing, in un canale che passa proprio nel mezzo di un centro abitato, con attrezzatura da spinning leggero piccoli minnow e gommine montate su testine piombate ( Jig Head ) sono riusciti a fare diversi strike, cavedani di dimensioni medio piccole ma questo non significa che il divertimento sia venuto meno. 
Buona Visione


martedì 29 luglio 2014

Spinning in lago alle trote

In questo video Massimo è impegnato in laghetto e ci mostra diverse catture con l'utilizzo di grub montati su testine piombate ( Jig head ), in estate sono pochi i laghi a pagamento dove è possibile effettuare la pesca alla trota ma a Montramito in prov di Lucca è possibile praticare lo spinning grazie ad una buona ossigenazione del lago e ad una bassa temperatura dell'acqua dovuta al fatto che all'interno del lago stesso si immettono due piccoli torrenti e mantengono le condizioni ideali per pescare le trote tutto l'anno. Spero che il video alle trote sia di vostro gradimento.
Buona Visione


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giovedì 10 luglio 2014

Regolamento Contest fotografico "Light Rock Fishing)

CONCORSO “CONTEST FOTOGRAFICO LIGHT ROCK FISHING”

Regolamento:

Art.1: SCOPO

Extreme Spinning intende indire il presente concorso al fine di premiare gli utenti registrati al sito Shimanofishnetwork.it che invieranno alla pagina facebook https://www.facebook.com/ExtremeSpinning tramite mail extremespinning@outlook.com delle foto di catture di pesci in ambiente naturale.

Art.2: REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE

Il concorso è riservato ai soli utenti registrati regolarmente al sito Shimanofishnetwork.it che abbiano compiuto la maggiore età.

martedì 8 luglio 2014

Spinning al black Bass ai "Due Laghi"

Black Bass a Spinning 

Nuovo video per il nostro gruppo che questa volta è stato ospite del circolo "I Due Laghi" a Pietrasanta in provincia di Lucca, abbiamo realizzato molte catture e abbiamo vissuto una fantastica esperienza in questo complesso di laghi nel quali si possono catturare veramente dei bellissimi black bass. Durante la sessione ci siamo fermati a pescare anche qualche pesce gatto e carpe con esche siliconiche. Speriamo di ritornaci presto un saluto e buona visione.




domenica 1 giugno 2014

Evento Cogitech: Il report e la pescata

Il grande giorno è finalmente arrivato inizia di buon ora con i preparativi bandiera issata al vento e le prime persone che vengono in negozio tutti i prodotti sono già sistemati con cura sopra il bancone del negozio.

La punta di diamante dell'azienda è li pronto a muoversi nella vaschetta per mostrarsi ai clienti ci sono disponibili due versioni che si distinguono solo per la grandezza taglia M e L le colorazioni del Crab sono tre purple green e brown il granchio a base di aminoacidi e ricco di scent viene mostrato anche in video girato in Australia dal Pro-Staff Liam Fitzpatrick lo potete guardare anche voi a questo link ci mostra come il nuovo Marukyu Crab sia un arma vincente per insidiare gli sparidi, Il forte potere attrattivo non è solamente l'unica dote di questo granchietto la sua mobilità in acqua va oltre l'imitazione di un granchio non smettereste mai di farlo
saltellare di fronte ad una tana di uno scorfano o di qualche ghiozzo.

Il Crab non è stata l'unica novità della mattinata infatti per quanto riguarda Ecogear sono stati mostrati al pubblico la nuova selezione di esche della linea Aji Shokunin gli Aji Must da 2" il corpo di questa gommina piccole lamelline e la codina si assottiglia con delle micro palline e va a chiudersi sempre con queste piccole lamelle che smuovono molta acqua richiamando l'attenzione del predatore un'esca che da ottimi risultati sia per quanto riguarda la classica pesca del sugarello ma anche impiegata alla ricerca degli pesci di fondo ha dato i suoi frutti, un'esca fatta apposta per le nuove testine Ecogear Chon head per un innesco innovativo e una massima azione dell'esca infatti queste testine permettono l'innesco della parte della testa e lasciano tutto il corpo dell'esca mobile in acqua e dandole un movimento sinuoso in grado di attirare fortemente i pesci.

Abbiamo notato molto interesse per la manifestazione odierna con grande partecipazione del pubblico al servizio delle persone c'erano grandi esperti come Giorgio Bacherini, Andrea e Stefano Querio i quali hanno fatto vedere il funzionamento delle esche e illustrato le novità, Un ringraziamento va soprattutto al negozio Tognini caccia e pesca nelle persone di Franco e Daniele, per il gruppo Extreme Spinning hanno partecipato tutti i ragazzi molto attivamente parlando del nostro gruppo ai presenti invitandoli a passare una giornata a pescare con noi.



lunedì 26 maggio 2014

Lago del sole spinning ai black bass e persici sole

Siamo tornati in questo splendido lago ospiti di Lorenzo e Silvio insieme a noi oggi c'è anche un grandissimo pescatore e amico Federico Nardi.

Il lago del sole è situato a Massa si possono trovare molte specie di pesci tra le quali carpe, amur, persici sole, black bass, carassi è possibile praticare molte tecniche di pesca le più gettonate sono il carpfishing, la pesca con la bolognese e lo spinning.


Matteo si dedica alla pesca light e subito inizia a fare diversi persici sole anche di buona taglia, i colori di questo pesce sono di una rarità e bellezza uniche.

Si continua a girare il lago quando ad un certo punto Matteo e Federico vedono un bass allora con tutta furbizia si avvicinano lentamente e fanno a gara a chi riesce a prenderlo per primo, lanciano insieme ma nel mentre arriva il grande lorenzo e li frega entrambi lanciando l'esca per terzo ma portando a riva lui il pesce ( non prendetevela a male l'importante è partecipare :p )


Io e Silvio non restiamo a guardare qualche pesce si fa anche noi, pochi ma belli! :) 


  

La giornata volge al termine con una buona birra artigianale prodotta da Silvio e per noi comuni astemi un buon bicchiere di menta fredda!
Come l'ultima volta (video) il divertimento non è mancato speriamo di tornare presto a bucare qualche pesce e  passare una nuova avventura in compagnia di un gruppo di amici fantastico.

venerdì 28 marzo 2014

Una serata a spinning

Tanti di voi che mi conoscono e che adesso stanno leggendo questo reportino sanno che amo molto pescare a light rock fishing ma quando le condizioni vengono a mancare e si trasformano in condizioni perfette per insidiare la spigola la scelta di organizzare l'uscita ricade sul dicentrarchus labrax il sogno di ogni spinner. Inizio la serata preparando tutti gli artificiali scelgo i migliori e li carico in borsa e passo a prendere un amico, poi mi avvio verso alcuni spot, prima di iniziare la battuta osservo svariate postazioni e dopo una mezz'oretta buona di ricerche individuo un canalone nella spiaggia, il mare era perfetto inizio a fare i primi lanci paralleli alla spiaggia per vedere se c'erano spigole in caccia,

mercoledì 26 marzo 2014

Spinning alla regina del mare.

Ci sono amori che nascono e non si sa perché, li hai sempre custoditi all’interno della tua mente, amori che non pensavi fossero così forti, ti fanno alzare presto la mattina senza il peso di farlo e ti guidano come una stella cometa sullo spot di pesca studiato la sera o i giorni antistanti la battuta. Non importa se lo spot sia un ampio arenile con una scarsa batimetrica o una foce di un fiume nel finire di una piena, piuttosto che un porto nelle ore notturne della giornata, alla tua passione non interessano queste cose, a lei interessa immergersi nella natura senza alcun tipo di disturbo e passare una splendida giornata con una canna in mano. Lo spinning alla spigola rappresenta in questo senso l’apice della disciplina e della filosofia che anima uno spinner, bisogna essere sullo spot di pesca nelle ore precedenti l’alba, quando il mare, grazie alle sue onde e silenzio ci culla e ci indirizza verso il luogo dove decideremmo di animare i nostri minnow o soft bait, la parola che regna sovrana durante una pesca incentrata alla regina del mare è Silenzio, silenzio e ancora silenzio, questo magnifico predatore è molto sensibile a queste cose e se non rispetterete delle semplici regole, difficilmente ne avrete la meglio, dovete sicuramente evitare di fare confusione, farvi vedere e sicuramente non compiere l’errore che gran parte dei pescatori commette, ovvero puntare la vostra luce nel mare. In base alle condizioni meteo marine opteremo per uno dei seguenti spot : spiaggia, scogliera, foce di un fiume, porto. Prima di approfondire ogni singolo approccio e bene sapere che esistono delle regole basilari per insidiare la spigola, sicuramente i fattori che maggiormente influenzano la sua attività predatoria sono i seguenti: - Cambi di luce ( alba o tramonto) - Bassa pressione atmosferica - I picchi di Alta e Bassa marea - Scadute di una mareggiata  Andiamo adesso a trattare i vari spot di pesca precedentemente elencati.

SPIAGGIA
Sicuramente a livello personale lo spot a cui sono maggiormente affezionato, vuoi per la tecnica di pesca da cui provengo, il surf casting, vuoi per la liberta di movimento ed inventiva che secondo me ti permette di adottare, essa può regalare delle grandi soddisfazioni in termini di catture. I requisiti necessari per riuscire ad avere dei discreti risultati sono sicuramente riuscire a riconoscere i principali settori che si vengono a creare durante una mareggiata, ovvero : - Canalone di uscita - Punte - Buche Prima di soffermarci ad analizzare i principali settori e bene fare una precisazione, il problema principale dello spinning dalla spiaggia è da ritrovare nella presenza di alghe in movimento che ostacolano il nuoto dell’artificiale. Per vedere se esse sono presenti, bisogna osservare le onde: quando l’onda si forma se intravediamo in trasparenza delle macchie nell’acqua, significa che sono presenti. Se osserviamo la spiaggia, noteremo dei veri e propri accumuli di alghe sulla battigia, e molte alghe proprio nei primi metri del sottoriva. Sicuramente quello e un punto molto buono, in quanto quella grande presenza di alghe, ci indica in maniera inequivocabile un flusso di corrente che arriva fin sottoriva, questo chiaramente è un percorso seguito anche dai pesci, e di conseguenza anche della nostra amata spigola, la difficoltà chiaramente è quella di riuscire ed avere la fortuna di far lavorare in maniera idonea l’artificiale. Il canalone di uscita è facilmente identificabile guardando la spiaggia, noteremo infatti delle rientranze verso il mare (lingue di sabbia) , in mezzo a due di esse è presente un insenatura che rientra più o meno fortemente all’interno della spiaggia, ecco quello è il segnale inconfondibile che di fronte a noi avremo un canalone di uscita. Questo settore è particolarmente redditizio durante una scaduta in quanto li si andranno a depositare i microorganismi che mettono in moto il pesce foraggio e chiaramente anche il predatore che se ne ciba. Ogni sbalzo batimetrico è un potenziale punto dove la spigola entra in caccia, su quei punti avremo il maggiore accumulo detritico dove i pesci andranno a cibarsi e la spigola andrà a sferrare i suoi attacchi. Una tattica che molte volte si è rivelata vincente e quella di far lavorare con la sola corrente presente nel canale un minnow del tipo snodato.
Le punte(lingue di sabbia) sono zone che indicano la presenza davanti a noi di una parte di mare con una
batimetrica bassa, in termini prettamente popolari, è il segno che contraddistingue la presenza di una secca. Generalmente di questa zona dovremmo andare ad affrontarne le sue stupende schiumate, che molte volte potranno darci delle grandi gioie, ricordate che la spigola è un pesce che caccia in pochissima acqua, predilige le schiumate e la troviamo nei primissimi metri della spiaggia. Gli artificiali che bisogna avere sicuramente in borsa in queste situazioni sono i Darter Minnow, artificiali che danno il meglio di se in situazioni di scarsa profondità, comunque valutate attentamente la profondità dello spot, optate per colori accesi in caso di scarsa luminosità, e per colori naturali con l’aumentare della luce. Le buche sono zone in cui si accumula molto cibo, generalmente questo settore viene utilizzato in situazioni di mare tendente al calmo, è una zona che per riconoscerla serve una discreta esperienza, a livello prettamente teorico, in caso di mare calmo la si riconosce dal colore dell’acqua più scura, in situazioni di mare mosso vedremo proprio le onde infrangersi ai capi di essa e non al suo interno. Riuscire a far lavorare l’artificiale ai margini di esse non raramente provoca l’attacco del predatore. In linea di massima abbiamo trattato i concetti fondamentali per affrontare una battuta a spinning dalla spiaggia, ricordate di sondare i primi metri davanti a voi, solo dopo averlo fatto potrete entrare in acqua con i relativi waders, la spigola sta sotto di voi se entrerete in acqua senza sondare prima il sottoriva, molto probabilmente avrete compromesso in maniera quasi definitiva l’esito della vostra uscita, la spigola e molto diffidente e scaltra, si metterà in fuga quasi sicuramente.

SCOGLIERA
La scogliera sicuramente è un ambiente che con le giuste conoscenze dello spot può regalarci catture importanti, la strategia che molte volte può risultare vincente è quella di far passare il nostro artificiale in prossimità di più scogli sommersi, è proprio dietro questi scogli che la spigola si nasconde in attesa del passaggio delle sue prede, un recupero fatto di stop and go è chiaramente indispensabile per scatenare l’attacco del predatore, bisogna cercare di far cadere la fase stop il più vicino all’ostacolo, vedrete che una volta presa manualità con questa operazione le catture non tarderanno ad arrivare. Il mercato degli artificiali ci mette a disposizione moltissimo materiale, chiaramente ogni esca al suo campo di impiego, sta a noi valutare cosa è più idoneo utilizzare, in questi casi è chiaramente l’esperienza a dettare la via da seguire. Io personalmente preferisco privare gli artificiali delle ancorette a favore di ami di dimensione idonea, in questo modo riduco drasticamente i rischi di incaglio con conseguente perdita dell’artificiale. Nel caso cadessimo in un momento di scarsa attività predatoria non scordatevi di portare con voi le necessarie soft baits, il mercato ne offre di tutti i gusti ed esigenze, uno shad montato in texas ring è indispensabile in questi momenti. Il vantaggio di queste esche è semplicissimo, hanno la grande capacità di essere fatte lavorare in posizione quasi ferma, con delle semplici jerkate della canna possono simulare per esempio un pesce che si ciba sul fondo, ed essendo ferme non obbligano il predatore ad eseguire dei piccoli inseguimenti, per questo motivo in caso di apatia risultano l’ultimo asso nella mano prima di cambiare spot o chiudere la nostra attrezzatura.

FOCE DI UN FIUME
La foce di un fiume è uno spot “magico” per la ricerca della regina, qui l’acqua dolce incontra l’acqua salata, creando un rimescolamento del fondale con conseguentemente popolamento da parte di muggini, e tutti i grufolatori presenti nello spot, e quindi anche del nostro predatore. E’ importante tenere a mente che questo spot e prolifico quando ci sono i residui di una fiumara, sicuramente bisogna recarsi sullo spot nel periodo giusto, avventurarsi in piena fiumara di una certa importanza è molte volte sinonimo di cappotto. Gli artificiali per esperienza personale che la fanno da padrona sono tutti gli snodati, ma chiaramente questa non è una regola è semplicemente un esperienza personale, sta a voi di volta in volta trovare la soluzione ideale, è anche questo il bello della pesca no? Se la corrente lo permette, ricordate di insistere con le soft baits, nelle foci dei fiumi sono micidiali soprattutto quelle simili alle anguillette.

PORTO
Il porto è lo spot cosiddetto “sempre buono” qui l’ecosistema rimane relativamente costante e invariato nel tempo, la presenza di muggini e pesci e pressoché costante e abbondante durante tutto l’anno, la spigola, che ne va ghiotta, chiaramente è presente e in attesa che qualche muggine ne diventi il pasto della giornata, ragion per cui gli artificiali che la fanno da padrona sono sicuramente quelli più simili alle colorazioni del cefalo. Le profondità di lavoro dell’artificiale chiaramente devono essere il più ampie possibili, nei porti di una certa entità non è raro avere profondità attorno ai 10mt, sarà indispensabile riuscire a sondare più strati d’acqua possibili nella speranza di riuscire a capire in che zona d’acqua il predatore sta cacciando. Se le regole lo permettono cercate di eseguire qualche lancio vicino alle barche ormeggiate nel porto, nell’ombra di esse la spigola si nasconde e da li sferra ai suoi attacchi. Un altro posto che molto spesso a sottovalutato da tantissimi pescatori è la banchina, ebbene si, evitate di lanciare il più lontano possibile, la spigola nell’80% dei casi la prenderete proprio sotto i vostri piedi.

ATTREZZATURA
Dopo aver fatto una panoramica sugli spot e sugli approcci di questa bellissima pesca, vi faccio una panoramica sul tipo di attrezzatura un po’ “universale” per eseguire questo tipo di pesca. - La canna deve essere composta da un carbonio ad alto modulo, avere la sensibilità massima in questa pesca e abbastanza importante, come lo è avvertire e “sentire in canna” ogni asperità del terreno. - L’azione della canna è molto personale, in linea generale le canne fast o extra fast sono idonee alla pesca con soft bait, mentre le cosi dette “progressive” vengono preferite per l’utilizzo di minnow, io personalmente preferisco usare un azione fast per entrambe le pesche. - La canna ideale è una monopezzo, che ci garantisce una sensibilità unica, come lunghezza opterei per una lunghezza tra 6’6’ a 7’0 piedi con una grammatura compresa da 5/8 ad 1 oz - Il mulinello chiaramente deve essere proporzionato e bilanciato con la canna, in linea di massima un buon 4000 caricato con un trecciato da 15lb con uno spezzone di un metro in fluorocarbon dello 0,35 fa al caso nostro.

CONCLUSIONI
Con questo articolo ho voluto illustrarvi, in maniera generale cosa sta dietro una cattura di una spigola, forse la bellezza e il fascino che porta alla cattura di questo pesce è dettato anche dalla sua volubilità. La bellezza della pesca sta proprio nel capire perché hai eseguito una cattura e perché ci sei riuscito, il bello sta proprio nel fatto di capire perché sei riuscito a catturarlo in quel modo e non in quell’altro. La bellezza della pesca sta anche nei cappotti, perché senza di essi forse molta gente non si sarebbe appassionata a tutto ciò, senza cappotti non ci sarebbe quella goduria ed estasi che ti porta quel colpo in canna che proprio lei ti da, quel colpo che ti fa alzare la mattina presto e ti fa osservare il mare sussurrando grazie per tutto questo……..

Dalle Saline Davide
Extreme Spinning
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giovedì 6 marzo 2014

Report: Ultra Light alle Spigole...tte

Un giorno iniziato come tanti altri, un messaggio su WhatsApp per far capire alla gente che non dovevano prendere impegni, stasera è serata light, andiamo a vedere se i sugarelli rispondono alla chiamata oppure se qualche ragnoletta apprezzerà le nostre gomme.
Inizia la serata con due chiacchere fuori dal bar, c'è chi mostra il telefonino con un video veramente stupido ma che faceva ridere come pochi e poi c'erano  quelli  già proiettati mentalmente nello spot a pensare da dove e come iniziare la sessione.
Prima Ragnoletta di Michele

Inizia il viaggio breve ma accompagnato da buoni brani dei Pink Floyd e dai rumori dell'intestino di qualche soggetto arriviamo finalmente a destinazione sicuri che la prossima volta avremmo portato con noi maschere antigas.

Già presente nello spot c'era Michele scendiamo e iniziamo tutti a preparare le canne, Jonathan e il Benny vanno a provare nella parte alta per cercare qualche serra, io e gli altri invece andiamo subito a botta sicura nella passeggiata a sondare la banchina e sotto gli scafi delle barche, l'acqua era chiarissima e c'erano ancora molti residui in sospensione della mareggiata o meglio di quelle tre o quattro giornate di mare mosso che aveva fatto nei giorni precedenti. Da subito la scelta dell'esca cade sull'Isome pink pepper invece gli altri utilizzano rispettivamente Aji Straight per Michele, Power Shirasu Ludovico e Alessandro arma le Head Fine con Power Isome green, bastano pochi lanci e prima ragnoletta (spigola) per Michele, poco  dopo lo seguo a ruota piazzando due ragnolette una dietro l'altra arriva anche per ludo la prima foto di rito e come sempre rilascio, ad un certo punto vedo una bella cacciata propri a fianco di uno scafo ci lancio sopra e nulla al secondo tentativo la spigola attacca l'esca cavolo tira ho pensato che poteva essere qualcosa sui 3-4 etti invece era una piccola e incazzata ragnola peccato la cacciata che avevo visto in precedenza era stata fatta da un pesce molto più grande di questa sarà per la prossima volta.
Ludovico Prima Cattura
Dopo una quarantina di minuti arrivano anche Jo e Banny purtroppo senza buone notizie dal fronte serra e dopo averli informati che avevamo fatto qualche strike iniziano anche loro a pescare dalla passeggiata e riescono a scappottare entrambi, purtroppo nessun sugarello all'attivo ne scorfani big da poter fotografare.
E' mezzanotte passata molti dei nostri hanno la sveglia per andare a lavoro quindi decidiamo di andare a casa salutiamo Michele e ci diamo appuntamento per venerdì sera per un'altra grande avventura sempre a light sempre con i "soliti noti!"
Massimo Tartaglia

lunedì 3 marzo 2014

Report: Apertura Trote 2014

L’apertura alla trota è soprattutto un evento, uno di quegli eventi che ti piace vivere assieme ai tuoi compagni di pesca più stretti, la giornata tipo per quasi tutta Italia inizia allo stesso modo:
Sveglia presto, ce sempre qualcuno che rimane addormentato, ma fortunatamente stavolta non è cosi, ritrovo nel punto stabilito nei giorni precedenti, colazione (tappa fondamentale non svolta) e partenza per lo spot.
Visto l’ingente numero di partecipanti scegliamo di fare l’apertura presso la Diga dell’isola santa, uno luogo che in una giornata di sole come quella trovata toglie il fiato per la sua bellezza, uno spot idoneo a contenere tutto il nostro gruppo.

Arrivati sul luogo dove da li a poco avremmo dato il via alle danze, ci accorgiamo che un po’ troppe persone stamani si sono svegliate prima di noi, e ci troviamo obbligati a scegliere una sponda del lago poco frequentata.

Si percorre il sentiero fino a trovare uno spazio idoneo per dare il via alla nostra giornata di pesca, Alessandro è il primo a lanciare un artificiale in acqua ed al terzo lancio ha già in canna una discreta trota che porta all’asciutto senza particolari problemi.

Sto ancora preparando la canna ed anche Alessio piazza anche lui uno strike, lo seguono a ruota tutti anche Alex con un RAPALA Countdown 5 colore RT vicino a Massi (l'unico che ha la macchinetta fotografica) fa strike con foto di rito.
le trote sono in attività, siamo nel posto giusto al momento giusto!
Ho finalmente ultimato la montatura, opto per l’utilizzo del cucchiaino, in queste condizioni di attività predatoria mi ha sempre dato i migliori risultati, infatti da li a poco riesco a fare 3 strike in pochissimo tempo a cui ne susseguono altri più avanti.

Nota di merito va a Jonathan che grazie ai suoi artificiali auto costruiti, utilizzati per tutta la giornata, gli permettono di fare numerosi combattimenti
Le catture tuttavia vengono eseguite da tutti, chiaramente Matteo Catelani (Il Mago) la fa da padrona  e fra uno strike ed una chiacchierata si arriva al punto che si ferma tutto, l’apatia predatoria ci fa decidere che è arrivato il momento di optare per le soft baits, il primo ad eseguire una cattura e Massi che grazie alla Ecogearaqua Katsu Mebaru Shirasu colorazione Atractive orange glow innescato su testina shirasu head fine riesce a portare a mettere a segno 5 strike filati mentre pesca vicino ai ragazzi venuti da Carrara i quali riescono a fare molte catture.

Dopo vari spostamenti e un break alla punto di ristoro adiacente il lago, decidiamo che è arrivato il momento di tornare a casa, contenti di quanto  fatto e soddisfatti nel aver  unito questo grande gruppo di pescatori oltre che di splendidi ragazzi.

Il ritrovo non poteva essere che davanti alla diga per la foto finale di gruppo, alla quale purtroppo, a causa di problemi di orario,  non hanno potuto partecipare alcuni componenti della spedizione.
Un ringraziamento speciale a tutti per la splendida giornata passata assieme.
Ci vediamo alla prossima!

Dalle Saline Davide

giovedì 27 febbraio 2014

Light Rock Fishing capitolo secondo...Me

Abbiamo ripreso parte del titolo di un film di Abbatantuono nel quale vestiva i panni del RAS della curva sud del Milan per introdurvi nel report di pesca a LRF svoltosi qualche settimana fa, ci scuserete per il ritardo ma abbiamo avuto tantissimo lavoro da fare l'organizzazione dell'apertura ad esempio ci ha portato via molto tempo (presto ci sarà anche il report di quella giornata fantastica) ora però vi lascio con Davide e il suo report. Viiiiiiiuuuuuuleeeeeenzzzzzaaaaaaa!!!!!!!
Massimo T.


La voglia nel gruppo di Facebook sale, in molti non vedono l’ora di passare una bellissima nottata in compagnia della nostra splendida passione, quando tutto d’un tratto Massimo lancia il sasso, “andiamo a pescare stasera?” chiaramente in tanti lo raccolgono e ci troviamo alle ore 20:30 in punto ( si fa per dire )presso il luogo di ritrovo prescelto Io, Dario, Massimo e Nicola.
Durante il tragitto verso lo spot prescelto, si aggregheranno alla nostra comitiva rispettivamente Jonathan che viene scambiato più volte per una prostituta mentre aspettava in macchina di fronte un noto locale Versiliese e Michele. Stranamente sta soffiando un vento caldo che non fa presagire niente di buono, montate le canne eseguite le montature si parte, la battuta a light rock fishing può iniziare!!
Non faccio neppure in tempo ad innescare l’esca che subito ricevo un urlo, è Massimo che insieme a Michele hanno fatto un doppio strike, “vieni a fare le foto” mi reco sul posto, foto di rito e rilascio eseguito in tempo di record.


Per l’occasione ho deciso di utilizzare uno Straight su testina piombata 1/16oz, nella colorazione gialla A13, facendola lavorare a mezz’acqua alla ricerca della spigola.
La serata come al solito scorre piacevole, quando ad un certo punto Jonathan mi chiama, ha appena fatto una splendida cattura di uno scorfano di discrete dimensioni, lo Straight colorazione gialla montato su Shirasu Jig Head 3/64oz ha colpito ancora, questa esca se viene illuminata con una lampada UV, assume una colorazione accesa che attira il predatore.



Dopo poco tempo scappotto anch’io con uno scorfano di piccole dimensioni, ma da li a poco tempo proprio sotto i miei occhi la canna di Jonathan si piega, sembra quasi che la testina sia rimasta incagliata su una fune presente nel molo, invece Jonathan fa subito luce sul mistero, si tratta di qualcosa di grosso, inizia subito un bel combattimento, intanto fra di noi inizia il toto pesce, “è un branzino” “no è un grongo” infine viene alla luce un grosso grongo stimato sul Kg, dopo l’ennesima rotazione il grongo riesce a tagliare il finale in fluorocarbon dello 0,20 e prende il via.


Chiaramente rimaniamo tutti molto delusi dall'accaduto, ma sono cose che succedono.
Una volta smaltita la delusione, decidiamo di risalire il canale adiacente il molo in quanto nei giorni scorsi sono state eseguite catture di spigole e muggini vari, il primo strike viene eseguito da Jonathan che porta all,asciutto per le foto di rito un muggine di taglia medio-piccola, dopo poco e Dario a chiamare lo strike, in canna ha un muggine di dimensioni maggiori rispetto al precedente, il combattimento è molto divertente lo si capisce dall'espressione dipinta nel viso del giovane pescatore.


Nel frattempo la nottata è giunta al termine è ci accingiamo a raggiungere le nostre automobili che ci condurranno a casa, domani la sveglia suonerà e una nuova giornata lavorativà inizierà, non bella come la nottata appena trascorsa in compagnia di questo splendido gruppo di amici.

Dalle Saline Davide

martedì 18 febbraio 2014

Report di Michele Moschetti un'uscita a LRF

È iniziato tutto da una telefonata al caro amico di una vita Simone " stasera vado con dei ragazzi a rock fishing" e lui " bravo vai impara che poi mi insegni". E così è iniziato tutto.  Ieri sera si organizza per la prima lezione agonistica di pesca, già l' agonismo ci vuole sempre per rendere più interessante ogni pescata.  Così decidiamo di andare al molo per iniziare le " ostilità".




Giunti sul posto iniziamo a sondare il sottoriva e dopo poco strike e il primo ghiozzo esce fuori, , piccolo ma pur sempre uno a zero per me! Il tempo passa e i pesci sembrano essersi dileguati così cambiamo spot. 





Una zona con presenza di scogli. Al primo lancio Simone strike uno scorfano e giù di sfotto! "L alievo supera il maestro! " ma per mia fortuna quell ambiente mi ha ricordato di quando da bambino andavo tra gli scogli armato di filaccione a pescare ghiozzi e bavose e così ho fatto ho iniziato a sondare tutti gli anftratti con il mio Ecogear Shirasu rosa e... strike un bellissimo scorfano che mette a dura prova la mia attrezzatura. Allora la tecnica è giusta così insisto e altri 2 scorfanelli escono. E si torna 4 a 1!! 






Tornando alla macchina notiamo del movimento in superficie diversi muggini che saltavano e qualche cacciata di spigole. Che facciamo? Qualche lancio e da subito iniziamo a slamare pesci quasi ad ogni lancio evidentemente non erano di taglia. 




Quando ormai ritenevamo chiuse le austerità ecco abboccare una discreta spigola seguita da un bel muggine che prima di uscire dall acqua mi fa "godere" a pieno la mia attrezzatura light. Che dire grazie mille a Massimo che mi ha fatto conoscere questa nuova tecnica molto divertente .